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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Il (chiamiamolo) documentario sulla Spagna

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  In Spagna sono stato, con la mia compagna, tra la fine del 2018 e la prima metà di gennaio dell'anno successivo. Siamo stati in Andalusia , soggiornando e viaggiando tra le città di Malaga, Gibilterra, Cadice e Siviglia . Il Paese mi ha lasciato di sé un'ottima impressione di modernità, che comunque non ha messo da parte le sue tradizioni, anzi, ha saputo farle rivivere con intelligenza, con l'aspetto non secondario di una popolazione allegra, consapevole e civile. Ne ho scritto anche un articolo nel mio blog di viaggi . Naturalmente ho girato un pò di immagini e di video, compatibilmente con le esigenze del viaggio, della mia compagna, dei bagagli, ecc Ad un certo punto ho avuto il desiderio di farne un documentario, vero e proprio, ma presto ci ho dovuto ripensare, più che altro per la mole di tempo che, mi sono poi reso conto, sarebbe stata necessaria per intraprendere un progetto del genere, tralasciando le esigenze di materiale e macchine/obiettivi ecc. per girare, e

Sensazione di fine della storia

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 Voleva essere un cortometraggio.. Si ispira, nel solo titolo, al libro “Fine della Storia” di Francis Fukuyama. Così come ho riportato nella descrizione del video, sul canale Youtube “Frankitubi” (uno dei miei 3 canali), dove l'ho postato, dove l'audio è stato parzialmente eliminato - canale in cui ho sviluppato un po' di caccole ed esperimenti video vari..  Si tratta di un video che si basa su un mio testo, poi qui interpretato malamente a 2 voci, e che risale credo al 2008. (Girato anch'esso con la Panasonicmini-dv, di cui ho già parlato ) Due voci che interloquiscono nella testa del protagonista e guidano le immagini. L'ho girato in un ora e montato in mezzora. Mi sono usato come attore da me, in mancanza di meglio.. Ovviamente il risultato lascia parecchio a desiderare, ma si potrebbe rifare bene, con poco lavoro, producendo sicuramente una cosa più interessante. La tematica, più che la fine del mondo, come dice il titolo, è un po' la percezione di una g

Lo spettacolo teatrale di Marco Medelin e delle considerazioni sul girare a teatro.

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  Un paio d'anni or sono, il mio caro amico Marco Medelin , attore e regista, mi ha invitato al suo ultimo spettacolo, dal titolo “Varco chiuso spalancato” Su Marco, ci sarebbe tanto da raccontare, partendo dalla “tigna” con cui ha portato avanti il suo desiderio di campare di teatro, nonostante tutto. Ma non è questa la sede in cui parlarne, mi riprometto di farlo altrove. Ciò detto, mi è sovvenuto il solito desiderio di fare di questo spettacolo un video, e così ho proceduto, nonostante le condizioni in cui ho girato, che non erano esattamente adeguate alla realizzazione di un video professionale. Per esempio non ho potuto gestire le luci, non sapevo nulla dello spettacolo, ho messo le camere dove era possibile, ecc. Per fare questo lavoro ho usato 3 macchine, con una postazione principale, davanti al centro del palcoscenico, quasi in fondo alla sala, dove avevo predisposto il mio miglior cavalletto Manfrotto e la videocamera Sony. Le altre due macchine, una action-cam, con un gr

la prima videocamera digitale & Stazione Torpigna

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  Dopo un pò di esperimenti con macchine di amici, nel 2001 compro la mia prima videocamera digitale, una bella Panasonic nv ds 27, formato mini-dv, con cui giro Stazione Torpigna , e faccio il montaggio con un pc recalcitrante.. Attorno agli 2000/2001, avere un pc performante per il montaggio video, era ancora cosa ad appannaggio di pochi, economicamente. Da quel momento, inizio a spostare il mio interesse per l’immagine verso il videomaking, l’immagine in movimento, e giro, come posso, numerosi piccoli filmati, che monto con i pc che mi ritrovo fra le mani, qualcuno assemblato da me. Non ho quasi mai potuto story-boardare un video o organizzarlo/scriverlo prima, anche se, in realtà, nei video professionali andrebbe fatto. Invece, quasi tutto il mio girato fa un pò parte della vita che ho svolto, e così lo ho colto, registrato e montato. Strada facendo.  D’altra parte, sembra una scusa (o forse lo è) anche nel caso del videomaking, farne una professione si scontra col mercato, sempre

Giringiro

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Giringiro è una raccolta in video di piccoli tour, viaggi e passeggiate che ho fatto, spesso con la mia compagna Simonetta. Il primo è stato girato a Gibilterra, con la mia compatta Sony Dsc Hx-80, così come lo si poteva fare in quelle circostanze. Gibilterra è un posto spettacolare, da non perdere, non fosse altro che dalla cima si vedono almeno 3 mondi: la fine dell'Europa, l'Africa in lontananza, e l'oceano atlantico, con tante grandi navi. Segue “Un pomeriggio a Ferrara”, dove ci siamo fermati nell'estate ormai lontana del 2019, al ritorno da un lungo viaggio che dalle alpi venete ci portava in Calabria, per riposarci un pò, e mangiare un bel tortello! Il terzo video racconta di una giornata al Giglio, credo nel 2014, una gita di una giornata con gli amici dell'estate, dove si vedrà molto bene l'impressionante Costa Concordia, riversata da un lato, in tutta la sua impressionante stazza. (questo solo, girato con una vecchia Sony Cybershot Dsc-w110) Seguono le

Cianfrusaglie

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  Cianfrusaglie , raccoglie una serie di brevi video, che ho unito in un video unico, appunto messo insieme dal titolo.. Ci sono in mezzo: la metropolitana C di Roma; piazza Tuscolo, con qualche frammento video ripreso altrove..; un po' di immagini, prese qua e là, di giornate di pioggia; un passaggio estivo alla Casa delle Donne, di Trastevere; la tomba di Colombo... ...estratta dal mio (chiamiamolo) documentario su un viaggio che ho fatto in Spagna; le case “Shining” di Camigliatello, in Sila – probabile retaggio di un felice passato turistico, in cui ognuno si costruiva la casa più kitsch – dei fiori rossi..; il suonatore di fisarmonica più noto di Malaga; e una “cartolina da Moena”! Chi più ne ha più ne metta insomma..  Buona visione, e se vi va : commentate!        Cianfrusaglie

Appunti per registi indipendenti + "Chiese" (prima raccolta di piccoli video)

Dal bel pdf, reperibile gratis in rete, di PIERRE HOMBREBUENO, dal titolo “10 imprescindibili regole per i registi indipendenti” , ecco uno stralcio interessante: “Il vostro approccio con la creazione dovrebbe essere amatoriale: mezzo serio, dilettevole, leggero, non pesante. Non esistono errori. L'importante è imparare!” Quando l'ho letto, ho capito che questo, dopotutto, è sempre stato anche il mio approccio. Così ho fatto, riprendendo come e quando ho potuto, montando il mio materiale con lo stesso criterio semi-serio: d'altra parte, se non hai come prospettiva (dicesi possibilità) un concorso, materiale per girare professionale e un cast, anche minimo.. Per cui, ecco tre raccolte di materiali, che metterò un post alla volta, che ho girato ed in cui ho messo insieme vari piccoli video, con la scusa però di un titolo comune. Chiese , quello che presento in questo post, parla un po' da sé, perchè spesso ho pensato a come girare qualcosa di interessante, in posti spesso

Corto Mafia, la storia

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Durante la calda estate del 2015, avevo da poco acquistato la bellissima Panasonic Gh3, litigandoci ogni santo giorno, per farle girare come volevo io.. ho messo a fuoco che, la camera, ha uno stabilizzatore a tre soli assi, per cui, a mano, come spesso riprendo io, è meglio evitare di girare qualcosa. A meno che non si cerchi uno specifico effetto di mosso. Comunque, stavo dicendo che, nel corso di quell'estate, nell'attesa che mi raggiungesse la mia compagna, nella seconda casa che all'epoca avevamo nel bellissimo paesino di Tuscania, una notte ho avuto il desiderio e l'ispirazione di girare un corto, tutto da solo! Come autore, attore, cameraman, montatore e.. regista, lasciamo perdere! L'idea, il soggetto, in sintesi, era questa: Un uomo deve ripagare un debito con la mafia. La mafia però, anzichè ucciderlo, gli propone di fare dei lavoretti per conto suo.. Riuscirà l'uomo a svolgere quei lavoretti? Riuscirà l'uomo a liberarsi dalla mafia, prima o poi?

La collaborazione come freelance

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Pochi anni più tardi, collaboro, come fotogiornalista freelance, con una piccola agenzia fotografica della capitale, seguendo per loro delle manifestazioni, che a Roma sono frequenti.  

La mia avventura con l'Immagine

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  La mia avventura con l’immagine nasce un’estate, attorno ai 14 anni, quando chiedo in prestito ad un’amica la sua vecchia reflex, per curiosità. Girovagando sulle montagne, alle spalle del mio paese di mare, quell’estate scatto così una serie di immagini in pellicola, cosa che mi accende un desiderio profondo di cogliere le forme, i colori e la luce sopratutto, attraverso la fotografia. Qualche anno dopo, posso finalmente comprarmi una reflex Nikon, a pellicola, un modello base ma ottimo per imparare a scattare, e comincio a dilettarmi, fotografando un pò di tutto. Amo sopratutto la foto in esterni, la gente, la società, i luoghi particolari, mentre sono piuttosto contrario, o comunque poco interessato al lavoro in studio, con la luce artificiale.